Un anno di discorsi sul mare
La newsletter compie un anno oggi. Quindi regalino per tutte le persone iscritte: ecco una piccola selezione di link struggenti.
Questo è un post senza paywall e aperto a tutt* voi che ci siete da un anno. Il mio modo di dirvi grazie.
Eh sì, perché Inserto sull’addio compie appunto un anno oggi.
Il 28 dicembre dell’anno scorso, presa dalle disperazioni professionali di fine anno, ho detto: faccio l’unica cosa che ha senso per me. E cioè scrivo di letteratura e della sua gente incredibile.
Ho cominciato, forse ricorderete, con lo scrittore Giorgio Manganelli e i suoi amori bollenti ed effimeri, poi Elsa Morante e il suo progetto di essere splendida. E ancora Cesare Pavese, Eugenio Montale, Goliarda Sapienza, Sibilla Aleramo, Albert Camus, Pier Vittorio Tondelli, Marina Cvetaeva, Ingeborg Bachmann. Come sta andando? Più o meno così:

Quindi, i propositi.
Mi piacerebbe darvi sempre di più, tipo interviste video con curatori e curatrici di carteggi, scrittori di adesso, poetesse, filologi e via così. Mi piacerebbe mettere l’opzione podcast, fare centomila altre cose struggenti. Come prendere una collaboratrice calligrafa che magari scriva in modo decente al posto mio e non ci siano più post sbilenchi su instagram. Vorrei pure farvi delle borse brandizzate Inserto sull’addio e vedere la faccia della gente che le guarda in metro, dicendo ma ti sembra un nome da scrivere su una shopper?

Come stanno le cose? Beh, grazie a chi si è abbonato a pagamento, oggi la newsletter Inserto sull’addio sostiene un pezzo del mio lavoro (fatturato, direbbero i noiosi) ma non tutto. Se vi va di avere più struggenza, potete quindi pensare di abbonarvi come hanno fatto loro. All’anno è meno di 18 euro, il costo di un libro.
Il prezzo di abbonamento è basso e cercherò di tenerlo sempre basso perché so che l’arte (non che sia arte la mia), la letteratura e compagnia non hanno a che fare con la sussistenza. Si può sopravvivere senza. Ma non vivere. Ecco, quello no.
Per i già abbonat* (grazie), vi metto qui il link per regalare l’abbonamento a quella persona lì, alla quale pensate ancora. Che magari poi ricominciate a sentirvi e via chissà…
E qui le cose amate, ovvero i link struggenti:
🌹 La bellissima intervista a Paolo Sorrentino e “se non piangete vuol dire che il film non è riuscito”.
🌹 La scrittura che è come una preghiera corporea nel libro La cronologia dell’acqua, lo sapevamo ma grazie all’autrice, Lidia Yuknavitch, per avercelo ricordato.
🌹 Il libro di interviste, le ultime, alla scrittrice Joan Didion. Gli intervistatori sono personaggi come Sheila Heti, scrittrice bravissima (recuperate Maternità).
🌹 Fotografi che fotografano i genitori che salutano, fino alla fine. Grazie a per questa condivisione struggente nella sua bella newsletter.
🌹 Fernanda Pivano, la scrittrice e traduttrice alla quale è dedicata la newsletter che arriva nei prossimi giorni (non oggi perché oggi si festeggia il compleanno di Inserto sull’addio 😎) ha tradotto per prima in Italia Addio alle armi di Hemingway. In questa intervista, che ho ascoltato commuovendomi, racconta di lui, come sa fare lei, ovvero facendo sentire tutto sulla pelle.
📚 Pausa libri che non ho comprato su vinted ma stavo per:
🥲 Confessione struggente:
Ho scritto una lettera a mio marito dopo una serata di, come direbbe Natalia Ginzburg, violenti contrasti. L’ho scritta mezza piangendo, quindi la struttura delle frasi è sgorgata fuori povera e frammentata, perché i sentimenti troppo forti spezzano la scrittura, mentre la travolgono.
Dopo le prime svariate proposizioni furiose, dopo la vergogna e dopo la paura, sono riuscita a scrivere una frase vera per lui, che è la mia casa e la mia fortuna. Ve lo racconto perché mi sembra che stia lì la forza di tutto quello che facciamo in questo spazio di lettere e biglietti degli altri.
Cerchiamo il vero tra noi, anche se ci vogliono milioni di parole prima e ce ne vorranno milioni dopo. Basta quella frase vera a dirci che almeno lì, in quel minimo tempo di onestà, è esistita la parte più segreta di noi.
ok, ora gli auguri.
L’unico augurio che vorrei farvi è quello di avere il coraggio di scrivere, e sempre anche di dire, frasi vere alle persone più importanti.
Ci vediamo con la prossima newsletter dedicata a Fernanda Pivano eccezionalmente il 9 gennaio, poi si torna regolari al 28 del mese, così recuperiamo la nostra amabile routine.
Ora non buon anno ma piuttosto, come scrive Pavese alla fine delle sue lettere:
Coraggio e arrivederci,
M.
P.s. Grazie a chi c’era dall’inizio e a chi c’è da adesso.